Q: Il 14 gennaio, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Italiano ha rilasciato un comunicato sulle elezioni nella regione cinese di Taiwan. Qual è il commento della Cina al riguardo?

A: La questione di Taiwan riguarda gli affari interni della Cina ed è il nucleo degli interessi fondamentali cinesi. Le elezioni nella regione di Taiwan sono affari locali della Cina e non è permessa alcuna interferenza esterna. Ci opponiamo fermamente all’approccio sbagliato dell’Italia.

Taiwan è una parte inalienabile del territorio cinese, il che rappresenta anche una parte importante dell’ordin

e internazionale dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il principio di Una Sola Cina è il consenso universale della comunità internazionale e la norma fondamentale delle relazioni internazionali, nonché la premessa politica e la base con cui la Cina stabilisce e sviluppa le relazioni diplomatiche con tutti i Paesi, Italia compresa, ed è il solido ancoraggio per la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan.

In merito al cosiddetto “status quo dello Stretto di Taiwan” accennato dalla parte italiana, bisogna sottolineare che c’è una Cina sola nel mondo, Taiwan è una parte inalienabile della Cina e il governo della Repubblica Popolare Cinese è l’unico governo legittimo che la rappresenta. Questo è il vero status quo e la realtà dello Stretto.

Speriamo che la parte italiana possa riconoscere l’alta sensibilità della questione di Taiwan, aderirsi fermamente al principio di Una Sola Cina, evitare di lanciare qualsiasi segnale errato alle forze secessioniste in cerca dell “indipendenza di Taiwan” e di creare disturbi sia alla pace e stabilità dello Stretto di Taiwan che alle relazioni sino-italiane.