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Il Vertice di Hangzhou: un nuovo punto di partenza
2016-09-15 19:27

Il Vertice di Hangzhou: un nuovo punto di partenza

Discorso dell'Ambasciatore Li Ruiyu al Seminario «Il G20 di Hangzhou e la cooperazione sino-italiana»

14 settembre 2016, Sala polifunzionale dell’Ambasciata

Dieci giorni fa, i leader dei Paesi del Gruppo dei Venti, insieme ai nomi più noti dell’imprenditoria e dei media internazionali, si sono riuniti ad Hangzhou, in Cina. Il Vertice di Hangzhou, incentrato sulla tematica «costruire un’economia globale innovativa, vivace, connessa ed inclusiva», ha stabilito un nuovo record storico per il numero dei risultati ottenuti, con la firma di ventinove accordi, tra i quali il Comunicato dei leader dei Paesi del G20 al vertice di Hangzhou: un fatto particolarmente significativo per l’economia e il governance globale. Io stesso, avendo accolto di persona in Hangzhou la delegazione capitanata dal Presidente Renzi, ho vissuto in prima persona il Vertice. Vorrei cogliere l’occasione per condividere con voi alcune mie opinioni: credo che il Vertice di Hangzhou incarni il significato di cinque parole chiave.

In primo luogo, «unità». Il Vertice di Hangzhou si è trovato ad affrontare la situazione più complessa dall’inizio della crisi finanziaria internazionale, a fronteggiare le sfide più diverse e a nutrire le più alte aspettative delle parti. Il Vertice, che ha voluto favorire la crescita economica mondiale nel «consenso di Hangzhou», ha sottolineato nel proprio comunicato che «la costruzione di relazioni piu’ strette di partenariato nel G20, con la concordia nelle azioni, trasmetterà la fiducia nella crescita dell’economia mondiale»: sviluppando la fiducia nelle capacità di superare, insieme nella stessa barca, le difficoltà presenti si saprà incarnare lo spirito di cooperazione di chi affronta insieme le sfide comuni.

In secondo luogo, «prescrizione». Il Vertice ha affrontanto il problema della debolezza della crescita globale, raccogliendo consigli in merito alla crescita innovativa e tracciando le linee guida in tal senso, oltre alla stesura di piani operativi per l’innovazione, per la nuova rivoluzione industiale e per l’economia digitale. Le Parti hanno inoltre redatto un documento comune sulla riforma strutturale, sottolineando la necessità di rafforzare in tal modo la crescita dell’economia mondiale a medio e longo termine. Si tratta di risultati di spicco nella storia del G20, che indicano la direzione verso cui sta avanzando l’economia mondiale.

In terzo luogo, «azione». Il Vertice ha redatto il Piano d’azione per l’attuazione dell’agenda sviluppo sostenibile 2030 del G20, la Strategia del G20 per la crescita dell’economia mondiale e le Linee guida del G20 per gli investimenti globali, muovendo passi in avanti non solo nella promozione della coperazione allo sviluppo a livello globale e nel settore degli investimenti commerciali, ma anche colmando dei vuoti nel governance degli investimenti a livello globale. Il Vertice ha pure siglato numerosi piani operativi nei settori dell’occupazione, delle finanze e dell’energia. Tutte queste mosse dimostrano come il Gruppo dei Venti sia ormai divenuto una «forza operativa» responsabile e capace.

In quarto luogo, «sviluppo». Lo sviluppo è una delle bandiere del Vertice del G20. Il Vertice ha stabilito per la prima volta un piano d’azione per l’attuazione dell’agenda sviluppo sostenibile 2030 delle Nazioni Unite, adottando per la prima volta azioni collettive a sostegno dell’industrializzazione in Africa e nei Paesi meno sviluppati. Queste tre «prime volte» illustrano come il Gruppo dei Venti ormai appartenga al mondo intero e in particolare ai grandi Paesi e ai popoli in via di sviluppo. Questo è il modo peculiare con il quale la Cina ha organizzato l’incontro e riflette quella che è la comune aspettativa dei grandi Paesi in via di sviluppo.

In quinto luogo, «coscienza cinese». Come paese ospite, la Cina ha fornito un contributo enorme per la riuscita del Vertice di Hangzhou. Il Presidente Xi Jinping, nel suo intervento, ha aderito ai cinque concetti dello sviluppo – innovazione, coordinazione, verde, apertura e condivisione –, portando all’attenzione cinque punti d’insistenza per dare al mondo la «fiducia cinese». Xi Jinping ha parlato dell’importanza della realizzazione di un’economia globale innovativa, aperta, connessa e inclusiva, trattando per la prima volta in maniera completa la visione cinese del governance dell’economia globale, proponendo in tal senso il «metodo cinese» della prescrizione integrato per rispondere sia i sintomi e le cause alla radice. La Cina ha inoltre dimostrato il proprio ruolo guida e il proprio spirito innovativo in ambiti come la stesura delle proposte, la concezione dei risultati e l’organizzazione delle attività, lasciando una profonda «impronta cinese» nel Vertice di Hangzhou.

In sintesi, il Vertice di Hangzhou ha fatto registrare un nuovo record in profondità ed ampiezza per quel che concerne la quantità e il peso dei suoi risultati. Come ha affermato Xi Jinping nel discorso di chiusura dei lavori, questo vertice segna un nuovo punto d’inizio: il Gruppo dei Venti riparte da Hangzhou.

Amici,

L’inaugurazione del Vertice di Hangzhou è coincisa con un momento chiave dello sviluppo delle relazioni tra i nostri due Paesi. Il Presidente Xi Jinping e il Premier Matteo Renzi si sono incontrati a Hangzhou: ciascuno mostrando apprezzamento ad alti livelli per le misure che l’altro sta mettendo in atto per favorire la riforma strutturale, entrambi si sono detti favorevoli ad approfondire la fiducia politica reciproca, ad ampliare la cooperazione concreta e ad impegnarsi insieme nello sviluppo futuro del partenariato globale strategico tra la Cina e l’Italia. Come passo successivo, è nostro desiderio impegnarci insieme alla Controparte italiana per promuovere appieno, sulla scia dei risultati del vertice di Hangzhou, un ulteriore sviluppo della cooperazione tra i nostri due Paesi. Anzitutto, facendo incontrare la proposta cinese «one Belt one Road» con le strategie di sviluppo dei nostri partner italiani. L’Italia, forte della sua posizione geograficamente vantaggiosa, e’ benvenuta a partecipare alla realizzazione di questo progetto. L’Itala ha proposto alla parte cinese la cooperazione sui porti italiani, su di essa le due parti possono impegnarci nella realizzazione di studi di fattibilità e ricerche di mercato in proposito, allo stesso tempo, i due paesi posono discutere anche la valorizzazione congiunta dei terzi mercati situati lungo la linea di  «one Belt one Road». In secondo luogo, promuovendo con forza la cooperazione commerciale, finanziaria e negli investimenti. A Hangzhou, il Premier Renzi ha visitato il quartier generale di Ali Baba, assistendo all’apertura di un canale di vendita esclusivo per i vini italiani sulla piattaforma Tianmao. Le imprese italiane sono le benvenute sul mercato digitale cinese qualora vogliano promuovere le eccellenze dell’agro-alimentare italiano. Speriamo inoltre che l’Italia continui a garantire buone condizioni per gli investimenti delle imprese cinesi. In terzo luogo, sviluppando attivamente la cooperazione in materia di innovazione tecnologica. In occasione dell’incontro, il presidente Xi Jinping ha definito l’Italiana una potenza di innovazione e creatività: molti sono i punti di contatto con i principi di sviluppo inclusi nel XIII Piano quinquennale cinese – innovazione, coordinazione, verde, apertura e condivisione –, sulla base dei quali le due Parti potranno sviluppare i rispettivi vantaggi nella complementarietà.  A breve si terrà la VII edizione della Settimana dell’innovazione Cina-Italia, la quale vedrà la partecipazione di oltre cento tra imprese ed istituzioni cinesi: è bene che le due Parti favoriscano il ruolo di questa piattaforma per uno sviluppo a tutto campo dei contatti tra le imprese, per la promozione dell’innovazione negli ambiti delle teorie dello sviluppo, dei meccanismi istituzionali e dei modelli commerciali, contribuendo alla realizzazione delle Linee guida per lo sviluppo innovativo del G20. Il Premier Renzi ha fatto riferimento in particolar modo al settore biomedico: dal momento che la Cina sta ora intensificando la riforma dei sistemi farmaceutico e sanitario, un grande potenziale è insito in tal senso nella cooperazione bilaterale. In quarto luogo, rafforzando la coordinazione in merito alle politiche macroeconomiche. E’ nostra intenzione rafforzare la cooperazione con la controparte italiana all’Interno di strutture plurilaterali come il G20, l’Organizzazione Mondiale del Commercio e la Banca Asiatica d’Investimento, dando attuazione insieme ai risultati e alle misure concordate in merito durante il vertice di Hangzhou.

Amici,

il rapido sviluppo della cooperazione sino-italiana non è solo il frutto della complementarietà dell’economia dei nostri due Paesi, ma soprattutto dell’impegno condiviso delle due parti sul lungo termine. Il Vertice del Gruppo dei Venti di Hangzhou è un nuovo punto di partenza per l’economia globale e per la cooperazione sino-italiana. Speriamo di poter combinare, insieme con la controparte italiana, la cooperazione bilaterale e la messa in pratica dei risultati del G20 di Hangzhou, contribuendo con lo spirito di partenariato di chi affronta insieme su una stessa barca lo scorrere degli eventi e con lo spirito della cooperazione nella condivisione dei vantaggi alla costruzione di un’economia mondiale aperta, nonché, imprimendo nuova forza alla crescita dell’economia globale con i frutti della cooperazione fattiva tra i nostri due paesi, contribuendo con forza alla creazione di un’economia mondiale innovativa, vivace, connessa e inclusiva.

Grazie a tutti!

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